Il finanziamento alla storica cartiera, leader nella produzione di carte sostenibili, è stato erogato dal gruppo di istituzioni finanziarie guidato da UniCredit e composto da BNL BNP Paribas, Cassa Depositi e Prestiti e Sparkasse.
L’operazione prevede anche un meccanismo economico di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità.
Un pool di istituzioni finanziarie guidato da UniCredit e composto da BNL BNP Paribas, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Sparkasse ha erogato un finanziamento, sustainability linked loan, da 75 milioni di euro a sostegno del nuovo piano industriale 2024-2029 del gruppo Favini, storica azienda italiana specializzata nella produzione di specialità grafiche innovative a base di materie prime naturali per il packaging di lusso e la stampa di pregio. Leader affermato nella produzione di carte sostenibili, grazie ad una lunga tradizione di eccellenza e innovazione, Favini sviluppa prodotti per la scuola, l’ufficio e la creatività, oltre a supporti Casting Release, ossia speciali carte ad uso industriale per trasferire finiture a materiali per i settori automotive, moda, arredamento e sport.
Nella strutturazione dell’operazione UniCredit ha agito in qualità di Mandated Lead Arranger, Global Coordinator, ESG Coordinator e Banca Agente, BNL BNP Paribas è intervenuta con il ruolo di Co-Coordinator ESG e insieme a CDP e Sparkasse hanno finanziato i progetti della Società.
Il finanziamento prevede un meccanismo di premialità con un impatto positivo sul tasso di interesse qualora l’azienda raggiunga specifici obiettivi sostenibili.
Il piano industriale dell’azienda è rivolto a sostenere la crescita nel settore del packaging di lusso attraverso un ampliamento della propria offerta di prodotti di alto valore e un miglioramento del servizio alla clientela. Gli investimenti previsti nel piano prevedono inoltre un sostanziale aumento della efficienza energetica dello stabilimento di Rossano Veneto (provincia di Vicenza) allo scopo di rafforzare l’impronta ecologica tipica dell’azienda.
Favini vende i prodotti delle tre diverse linee di business in oltre 100 Paesi con una quota di export del 65% del totale. Il fatturato consolidato 2023 è stato pari a circa 190 milioni di euro, con un Ebitda di 28,8 milioni, pari al 15,3%.
Eugenio Eger, CEO di Favini, commenta: “L’ultimo biennio ha visto un considerevole rafforzamento della nostra posizione di mercato e ha dimostrato che abbiamo compiuto scelte corrette e vincenti. Su queste basi abbiamo condiviso con le banche finanziatrici i nostri progetti di crescita futura e abbiamo trovato partner allineati con la nostra visione e disponibili a supportare i nostri progetti. Il pool dei finanziatori ha particolarmente apprezzato le ricadute ecologiche degli investimenti; il finanziamento, infatti, è fortemente collegato ad obbiettivi di sostenibilità sociale e ambientale, contesto su cui da trent’anni dirigiamo i nostri sforzi e investimenti”.