Ripercorriamo assieme la storia di Biancoflash, analizzando come si sono sviluppati i loghi e le copertine dei cataloghi. Inoltre, anche la gamma è mutata nel corso dei decenni. Continua a leggere per scoprire tutti gli aneddoti e le scoperte che abbiamo fatto spulciando i nostri archivi storici!
Un’introduzione storica
Biancoflash è un marchio storico di Favini che ha radici negli anni ’60, quando alcuni nuovi impianti furono introdotti nell’azienda. La sua creazione è stata ispirata dall’esperienza di Marco Favini, il CEO di allora, presso Procter & Gamble, un’importante azienda nel settore dei prodotti per la pulizia della casa e l’igiene personale.
Inizialmente, il mercato di Favini contava pochi marchi: Cedro, Larius e Super Candore. C’era poi Superbianco, un prodotto venduto in quantità limitate ma che si distingueva per il suo alto grado di bianco. È da questa carta che ha preso vita Biancoflash, grazie all’intervento di Lino Veronesi, direttore tecnico, e Giuseppe Boglini, direttore di produzione, che hanno apportato modifiche al grado di bianco e alla lisciatura.
Dopo un processo di progettazione comunicativa e di prodotto, Biancoflash è stato lanciato durante la fiera Grafitalia. Nel corso degli anni, ha conquistato una posizione consolidata nel mercato, in particolare nel 1974, in un periodo di grande domanda.
Come sono variati il marchio e il campionario di Biancoflash nel corso degli anni?
L’offerta si è ampliata nel corso degli anni, facendo spazio a nuove gamme e rispondendo a varie tecnologie di stampa e differenti applicazioni finali.
Fin dai primi campionari a noi pervenuti, gli elementi di comunicazione fondanti di questa carta erano il bianco puro, la superficie liscia e il corretto grado di assorbimento dell’inchiostro.
Negli anni 2000 l’agenzia Future Brand ha riposizionato il brand in modo incisivo, ideando uno slogan per enfatizzare il grado di bianco dell’allora nuova variante Premium: “Più bianco del bianco – Much more than white”.
I primi loghi del nostro archivio includono il simbolo del flash fotografico, uno stratagemma per rendere memorizzabile il brand e per sottolineare la caratteristica chiave del prodotto: il bianco sorprendentemente abbagliante. Il marchio diventerà poi più minimalista, perdendo gli elementi figurativi e modificando il font a favore di caratteri sempre più lineari, decisi e puliti, espressione delle qualità della carta stessa.
I campionari per presentare Biancoflash al mercato subiscono anch’essi un’evoluzione: da illustrazioni colorate in contrasto con il fondo bianco, per risaltarne la tonalità, all’iconica immagine sviluppata da Future Brands che ricorda la pubblicità d’altri tempi di detersivi per il bucato. In copertina troviamo una casalinga entusiasta del suo foglio bianco, come se fosse del bucato appena lavato. Anche lo slogan riecheggia il mondo dei detergenti per i panni.
Con la nuova brand identity del 2009, lo stile dei campionari è cambiato e le copertine sono decorate con la grafica di oggetti impressi. Nel caso di Biancoflash si tratta di dischi e la tonalità prevalente è l’azzurro. Si torna al giallo più di recente, quando lo stile delle copertine varia nuovamente e si gioca con texture nate dalla sovrapposizione di maxi lettere che compongono il brand FAVINI. La copertina ora è stampata su Biancoflash Premium su tutta la superficie, facendo cogliere le piene potenzialità di stampa di questa carta.
Lo sviluppo della gamma Biancoflash
Biancoflash è sinonimo di carta bianca di alta gamma, ma ciò è declinabile in varie tonalità di bianco, diverse finiture, grammature e formati.
Nei primi tempi la strategia puntava a soddisfare le esigenze di più tecniche di stampa, incluse le stampanti di ufficio a cui era dedicata la linea Officeflash. Il colore originario era quello che ora chiamiamo Master, l’originale bianco puro con una lisciatura classica.
Nel 2006 compare nei campionari Premium, una carta più brillante con una lisciatura eccellente. La sua nascita è dovuta alle esigenze del mercato estero, in particolare dei paesi nordici che chiedevano nuance più azzurre nella carta bianca, come afferma Andrea Favini, direttore vendite export e marketing dell’omonima azienda.
Sempre per rispondere alle esigenze del mercato, tra cui i paesi dell’America Latina, è nato negli stessi anni Biancoflash Ivory. In questo modo il marchio storico andava a coprire anche le applicazioni nel settore delle carte di pregio.
Nel campionario del 2017 compare la gamma Embossed con alcune varianti goffrate, rispondendo ad una domanda estera e comprendo le applicazioni nei settori dell’hotellerie e del packaging.
Infine, nel 2019 è stato introdotto Natural, avente una tinta di bianco più delicata, per incontrare le rinnovate preferenze di una fetta di mercato che ama uno stile sobrio e naturale.
Ad oggi, afferma Andrea Favini, il mercato estero ha una preferenza verso Biancoflash Premium, tuttavia occorre differenziare i clienti e le applicazioni finali. Biancoflash Master è maggiormente acquistato dai trasformatori che realizzano scatole e tag di abbigliamento. Le varianti Premium ed Embossed sono preferite nella realizzazione di inviti, cataloghi e packaging.
Posizionamento e prospettive future del brand Biancoflash
Favini commercializza il brand Biancoflash da oltre cinquant’anni. È stato apprezzato dal mercato fin dall’inizio per la sua qualità elevata, le performance elevate in fase di stampa e lavorazione e, naturalmente, la tinta bianca associata ad un’ottima lisciatura.
Questo successo ha permesso di investire sulla gamma portando la qualità ai massimi livelli e ampliando l’assortimento per coprire esigenze e preferenze diversificate.
Uno sviluppo che nel futuro potrà essere accelerato quando il mercato esprimerà una maggiore preferenza per le carte lisce, afferma Michele Posocco, responsabile marketing. Ad oggi, aggiunge Andrea Favini, gli sviluppi futuri saranno principalmente sulle nuove goffrature.
Le applicazioni
Grazie alla profondità di gamma, Biancoflash soddisfa le esigenze più disparate. I clienti apprezzano la sua versatilità associata all’alta qualità: per gli stampati di pregio, Biancoflash si dimostra un alleato insostituibile per stampatori alle prese con cataloghi, tag per abbigliamento, packaging, inviti e un’infinità di applicazioni.
“La caratteristica fondamentale di Biancoflash è la sua straordinaria stampabilità. L’inchiostro non penetra troppo, viceversa non rimane troppo in superficie. Il risultato sono immagini nitide e piene.”
— Emilio Marchiorello, Responsabile dei Grafici
Testimonianza: Biancoflash secondo Filippo Dalla Villa
‘’Biancoflash, di questa carta mi ha sempre intrigato il bianco ottico. Semplice e pulita, come la sua facilità d’uso e versatilità. In passato come oggi, utilizzo questa carta nelle grammature più alte per i biglietti da visita di Freskiz Comunicate, lo studio che ho fondato nel 2004.
Negli anni è rimasta per me una carta senza tempo e senza limiti, l’abbiamo utilizzata per tanti progetti: coordinati aziendali, progetti editoriali, packaging, ma anche come semplice cartolina, oppure quale cartello da evento.
Variando la tecnica, continua a piacermi l’idea di “appoggiare” sulla sua superficie, progetti che la rendano visibile, poco testo, altrettanti pochi elementi iconografici, forse qualche fotografia, così da esaltarla al meglio.
“Credo sia una carta del “senza”, perché ogni progettista può decidere di definirla.”
— Filippo Dalla Villa, Freskiz Communicate
In quasi 20 anni di applicazione ai progetti, è stata per noi la carta “corporate” in campo medico e nel non-profit. Nel primo caso, perché era la carta dal tatto naturale che trovava giusto abbinamento nel coordinato aziendale per tutto il mercato EMEA, di una primaria azienda farmaceutica. Mentre per il secondo caso, era ed è tutt’ora la carta con cui vengono stampati tutti i materiali di una piccola realtà solidale, attiva nel supportare bambini e ragazzi a livello locale, particolare l’utilizzo in abbinata alla cugina Burano (per me anche una sorella), con il quale vengono realizzati armonie cromatiche a 3 colori, dove il bianco di Biancoflash da ottima lettura ad immagini a colori, ma anche in bianconero.
Credo sia una carta del “senza”, perché ogni progettista può decidere di definirla. Chiedetela al vostro stampatore di fiducia, spesso utilizzare una carta apparentemente così facile, diventa complicato. Ma il “buon progetto” nasce sempre a più mani, quindi con il supporto giusto e tanta condivisione, riuscirete a renderla ideale per il vostro progetto”.
Potter’s wheel: il visual book di Biancoflash
Intro
Biancoflash è un marchio storico di Favini, una carta di colore bianco puro di alta qualità. È disponibile in diverse finiture e goffrature, che la rendono versatile per molteplici applicazioni e per la stampa di pregio. Una caratteristica importante è la sua stampabilità: l’inchiostro non penetra facendo perdere definizione alla stampa e nemmeno rimane in superficie dando un effetto troppo brillante.
Potter’s wheel è il titolo del visual book di Biancoflash. Con questo progetto editoriale abbiamo voluto mostrare la carta più calandrata di Favini. Una carta bianca con un alto grado di lucido e di grande stampabilità.
La fase concettuale
Nel visual book la caratteristica di stampa di qualità maggiore di Biancoflash viene paragonata alla qualità e al grande valore che ha un’opera d’arte in ceramica.
Come l’opera rappresenta un pezzo unico e prestigioso, anche le stampe e le applicazioni con Biancoflash assumono valore.
La fase di realizzazione: un racconto chiaro-scuro di immagini stampate
A livello tattile, sfogliando il visual si percepisce la superficie liscia e piacevolmente vellutata della carta. La stessa superficie che permette una resa delle immagini molto nitida e brillante.
Nel visual si alternano le stampe in quadricromia su differenti colori e gamme di Biancoflash oggi disponibili nel mercato: premium, master, natural, ivory ed embossed. Nonostante le differenti tonalità dell’avorio e del bianco delle pagine il chiaroscuro è omogeneo.
L’immagine in copertina è nitida e profonda grazie ad un piacevole gioco di chiaroscuri, reso ancora più interessante dalla goffratura della carta che richiama la matericità dell’argilla.
La grande stampabilità e l’effetto tridimensionale permettono di notare qualsiasi dettaglio dell’immagine, dalla trama dell’argilla, fino alle crepe formate sopra di essa. L’immagine seppiata rimane brillante e mantiene la qualità.
La definizione delle immagini è mantenuta all’interno del visual, i colori sono pieni e i dettagli sono nitidi.
Conclusioni
Così come l’artefatto di ceramica rappresenta un’opera d’arte, Biancoflash è la carta Favini ideale per cataloghi ed editoria di pregio. Sei pronto a sperimentare anche tu?
Cos’è Biancoflash
Cerchi la carta bianca ideale per il tuo progetto? Biancoflash è il marchio storico di Favini sinonimo di bianco puro e qualità extra. Disponibile in quattro tonalità, il range contiene anche 4 goffrature.
Biancoflash è il supporto scelto da designer, aziende e stampatori in quanto ideale come carta per cataloghi e per numerosi utilizzi nell’ambito del design, grazie alla sua eccellente stampabilità.
Disponibile anche per stampa digitale. Biancoflash è certificata FSC™FSC™ C001810.
Info tecnicheDownload chart
L’evoluzione del brand Biancoflash
Scopri di piùRisultati di stampa su Biancoflash: Potter’s wheel
Potter’s wheel: il visual book di Biancoflash
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