Plug, Favini, ITCILO e Fondazione Time2 lanciano la tredicesima edizione del concorso internazionale di comunicazione sociale Posterheroes – ‘Making Mistakes’. Il contest invita a riconoscere gli errori come parte essenziale dell’esistenza umana e a lasciarsi trasportare dal fascino delle imperfezioni.
Scadenza: 17 agosto 2024.
È iniziata la tredicesima edizione del concorso internazionale Posterheroes, dal titolo “Making Mistakes”. Il contest invita graphic designer, illustratrici e illustratori, sia professionisti che non, a esprimere il proprio pensiero creativo attraverso un poster-manifesto. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Culturale Plug, la cartiera Favini, Il Centro Internazionale di Formazione ITCILO e la Fondazione Time2.
Nella società contemporanea orientata alla performance, l’ossessione per la perfezione domina ogni aspetto della vita, rendendo gli errori sinonimo di debolezza e fallimento personale. Posterheroes invita a mettere in discussione la stigmatizzazione per il fallimento e a promuovere una visione più umana e autentica dell’esistenza, che accetti le imperfezioni come parte essenziale della nostra umanità condivisa e che celebri la forza trasformativa degli errori.
Il concorso si apre il 2 maggio 2024 e chiuderà il 17 agosto 2024. I 40 poster vincitori saranno selezionati da una giuria internazionale composta da professionistə nel campo delle arti visive e della comunicazione sociale. Si riconfermano le menzioni speciali a cura di Favini e Fondazione Time2, del valore rispettivamente di €2500 e di €1500. Anche quest’anno verranno inoltre selezionati 12 poster per la realizzazione del Calendario 2025 realizzato dall’azienda Favini e progettato dall’Associazione Culturale Plug.
Con oltre 20.000 poster ricevuti nel corso delle sue dodici edizioni, Posterheroes continua a svolgere un ruolo significativo nel promuovere il dialogo e la riflessione su tematiche di interesse socio-ambientale.
Per ulteriori dettagli sul brief e sul regolamento del concorso, visita il sito posterheroes.org.
La società contemporanea ha portato all’estremo il culto del sé e dell’introspezione, e l’ostentazione della performance, ad ogni costo, come unica via possibile e necessaria, – dichiara Silvia Barbero, Presidente dell’Associazione Culturale Plug. – “Il successo, e la felicità dipendono solo da te”, “se non ti affermi é perché non ti sei impegnato abbastanza”, “puoi raggiungere qualunque risultato tu voglia”… sono affermazioni che da un lato offrono una motivazione ed un senso di opportunità, ma dall’altro rischiano di opprimere e generare ansia in chi non si identifica in un modello “vincente”. La ricerca (o la condanna) all’unicità hanno come effetto contrapposto, il conformarsi nel provare ad essere diversi. Accogliamo allora l’errore non solo come parte inevitabile del processo di apprendimento, ma come un potente catalizzatore di crescita, innovazione ed autenticità. Attraverso gli errori, impariamo a costruire una resilienza che è fondamentale nel mondo dinamico di oggi e nella costruzione di nuovi modelli di riferimento per il domani.
Essere promotori del concorso Posterheroes per Favini significa stimolare l’espressione creativa attraverso la lente di temi sociali attuali, – afferma il CEO di Favini Eugenio Eger. – Con questa edizione dal titolo ‘Making Mistakes’, miriamo a normalizzare un elemento fondamentale dell’esperienza umana: l’imperfezione. Per noi, gli errori rappresentano opportunità di crescita, tappe necessarie verso il futuro e l’innovazione. Con Posterheroes, vogliamo ispirare una riflessione profonda nella comunità creativa globale su questo tema cruciale. Siamo impazienti di apprezzare le illustrazioni che esprimeranno le visioni uniche del pensiero creativo di ogni partecipante.
Siamo felici di continuare questo viaggio visivo con Posterheroes e partner, – spiega Tom Wambeke, Chief Learning Innovation dell’ITCILO – Come istituzione di apprendimento globale focalizzata sull’innovazione, commettere errori (“making mistakes”) è parte del processo creativo quotidiano. Per noi la parola FAIL non ha una connotazione negativa, ma la vediamo come F.A.I.L., l’abbreviazione di First Attempt in Learning (Primo Tentativo nell’Apprendimento). Non vediamo l’ora di scoprire tutti i contributi artistici che daranno forma a una nuova narrazione promettente, la quale sosterrà l’innovazione e la creatività in tutto il mondo.
L’esperienza che fanno le persone con disabilità è di convivere quotidianamente con una cultura dominante abilista, – dichiara Samuele Pigoni, Segretario Generale di Fondazione Time2. – L’abilismo è una forma di discriminazione e violenza che si fonda sull’idea che un certo tipo di corpo, mente o modo di stare in relazione sia considerato normale, mentre le caratteristiche diverse da questa norma vengono viste in qualche modo come segno di un ‘errore’. A partire da questa idea di conformità, di norma e per converso di errore, si considerano normali e ordinari una serie di sistemi di credenze, pratiche e strutture sociali che favoriscono le persone senza disabilità a discapito di coloro che ne presentano una qualche forma. Questo può manifestarsi in varie forme, come l’accessibilità limitata ai servizi, l’isolamento sociale, l’assunzione discriminante sul lavoro. L’abilismo è una forma di oppressione e le storie di quotidiana sofferenza e riduzione delle opportunità sono infinite. In questa nuova edizione di Posterheroes ci piacerebbe incontrare opere che, rappresentando un’idea diversa, ci aiutino nella costruzione di una via di considerazione e convivenza tra le differenze.