E’ arrivato il momento di raccontare il percorso di riuso creativo dei residui di lavorazione delle olive fino alla produzione della carta Crush Oliva di Favini.
La coltivazione di olivo e la produzione di olio d’oliva sono caratteristiche dall’area del Mediterraneo, l’Europa produce circa l’80% della produzione mondiale di olio d’oliva e tra i maggiori produttori europei c’è l’Italia, insieme a Spagna, Grecia e Portogallo.
La produzione italiana di olio extravergine di oliva supera le 300.000 tonnellate stimate per la stagione di raccolta 2019/2020 [1] e genera una notevole quantità di sottoprodotti. La presenza di questi materiali residui possono diventare un’opportunità per l’economia e per l’ambiente, se recuperati e utilizzati secondo un modello di economia circolare.
Scopriamo insieme come dalla lavorazione delle olive per produrre olio extravergine, passando per diverse lavorazioni e sottoprodotti, in Favini viene prodotta la carta ecologica Crush Oliva.
Crush Oliva: case history di economia circolare, dagli uliveti fino alla carta eco-sostenibile
L’olio extravergine di oliva viene comunemente utilizzato in cucina per condire, cucinare e conservare il cibo ed è uno dei principali componenti della dieta mediterranea. L’olio viene utilizzato anche in cosmetica e per produrre sapone, mentre una volta si utilizzava anche come farmaco e come combustibile per lampade a olio.
Il ciclo di vita dell’olio inizia dalla raccolta delle olive negli uliveti tramite la battitura degli ulivi con bastoni o scuotitura degli alberi, o tramite macchinari per scuotere l’albero e raccogliere le olive in una rete disposta a terra. Dopo essere lavate, le olive passano alla fase di molitura, durante la quale diventano pasta d’olio, una massa composta da una parte solida, composta da noccioli, bucce e polpa, e una parte liquida, il succo delle olive.
Successivamente, un macchinario chiamato gramola disemulsiona olio e pasta. Si passa poi alla fase dell’estrazione che separa il mosto dalle sanse tramite l’utilizzo di presse meccaniche o idrauliche, oppure tramite centrifuga secondo il metodo tradizionale. [2]
Dopo aver separato l’acqua rimanente, l’olio extravergine d’oliva è pronto per essere imbottigliato e venduto. Durante questi processi di lavorazione sono stati generati anche scarti di produzione, tra questi la sansa di oliva.
La sansa di olive è il principale sottoprodotto del processo di estrazione dell’olio di oliva ed è composto da buccette, residui della polpa e frammenti di nocciolino.
La sansa viene recuperata dai sansifici e riciclata nell’industria agroalimentare per estrarre un olio tramite particolari processi di pressatura e centrifugazione e l’impiego di solventi chimici. L’olio di sansa di oliva viene utilizzato per scopi alimentari, ma anche nell’industria della cosmesi, in campo energetico e per la produzione di biomasse. [3] Da questo processo si genera un ulteriore scarto: la sansa deoleata.
Favini interviene a questo punto della catena, utilizzando la sansa deoleata e rivalorizzandola come materia prima nobile per la produzione di carte ecologiche di alta qualità in linea con i principi dell’economia circolare.
La sansa deoleata viene micronizzata nell’apposito mulino dello stabilimento di Rossano Veneto e introdotta nel pulper insieme al mix di ingredienti per la produzione della carta. Nasce così Crush, la prima carta realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agroindustriali, che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero.
Crush Story continua: le carte ecosostenibili e riciclabili per progetti creativi e di design
Il ciclo di vita delle olive e dei suoi sottoprodotti non si conclude con la carta ecosostenibile Crush, che grazie al riciclo continua la sua vita.
Questo materiale ideato e prodotto da Favini riutilizzando residui micronizzati della sansa deoleata è ideale per creare molteplici applicazioni, le quali, dopo essere utilizzate, verranno riciclate e introdotte nel ciclo produttivo della carta secondo un modello di economia circolare.
La carta Favini Crush Oliva prodotta dal riuso creativo del 15% di sottoprodotti di lavorazione delle olive è stata utilizzata per realizzare cataloghi, packaging, notebook e molti altri progetti di design e materiale di comunicazione.
Ad esempio a sinistra vediamo il materiale di comunicazione e le etichette di Boniviri; a destra il packaging di Grower Cosmetics. E tu, sai già cosa creare?
Lasciati ispirare da Crush di Favini per realizzare i tuoi progetti creativi nella board di Pinterest di Crush.
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Continua a seguire la rubrica Crush Story:
- Dagli agrumi alla carta
- Dal chicco a Crush Caffè
- Dai fiori a Crush Lavanda
- Dagli alberi di ciliegio alla carta Crush Ciliegia
- Dalle coltivazioni mais alla carta Crush
- Dai vigneti a Crush Uva
- Dal campo a Crush Orzo
- Dalla frutta secca a Crush
- Dal kiwi alla carta ecologica Crush
- Dalle fave a Crush Cacao
- Dalla noce di cocco alla carta
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FONTI
[1] Coldiretti https://www.coldiretti.it/economia/olio-al-via-la-raccolta-italia-80-produzione
[2] https://www.frantoiosanmartino.com/fasi-produzione-olio/
[3] https://oliocristofaro.it/olio-sansa-oliva-cose-qual-suo-utilizzo/#gref