Dalla frutta secca a Crush

Dopo aver scoperto il ciclo di vita di alcuni degli ingredienti alternativi di Crush – agrumi, caffè, lavanda, ciliegia, mais, uva – è arrivato il momento di raccontare il percorso di riuso creativo di mandorle e nocciole per la produzione della carta ecologica Crush di Favini.

In questo capitolo della rubrica Crush Story, che una volta al mese spiega il ciclo di vita dei sottoprodotti agro-alimentari che vengono utilizzati in ottica di economia circolare per produrre Crush, verrà svelato come si ottiene la carta a partire da mandorle e nocciole.

Secondo Coldiretti, in Italia si raccolgono circa 300 mila tonnellate di frutta in guscio all’anno, tra cui nocciole e mandorle. [1]

L’Italia è uno dei maggiori produttori mondiali di nocciole, tra il 2010 e 2018 le superficie coltivate a nocciola in Italia sono cresciute di quasi il 20% e la produzione è passata da circa 940 mila quintali a 1330 mila Q (+41%). [2]

Perché non utilizzare questa ricchezza anche per produrre carta ecologica valorizzandone gli scarti di produzione?

Tra i diversi utilizzi della mandorla, dall’alimentazione alla cosmesi, in Favini ne è stato inventato uno molto speciale: i residui micronizzati di questo frutto, così come quelli delle nocciole, vengono utilizzati per sostituire il 15% di cellulosa vergine per produrre carta secondo un modello di economia circolare.

Scopriamo insieme il ciclo di vita di questi frutti, fino alle carte Crush Mandorla e Crush Nocciola.

Crush Nocciola e Mandorla: case history di economia circolare, dalla frutta a guscio fino alla carta eco-sostenibile

La frutta a guscio viene solitamente raccolta e sgusciata per essere poi utilizzata nel settore alimentare per essere consumata come frutta secca oppure è possibile ricavarne ottimi prodotti derivati: latte vegetale, come il latte di mandorle e latte di nocciole; olio di mandorle e olio di nocciole; creme spalmabili a base di nocciola, farina di mandorle e di nocciole; oltre alla pasta di mandorle e alla pasta di nocciole.

Nel settore cosmetico, nocciole e mandorle vengono utilizzate per le loro proprietà naturali, in particolare l’olio di mandorle è apprezzato per le proprietà emollienti e viene utilizzato nella cura della pelle e dei capelli, mentre l’olio di nocciole è utilizzato come prodotto naturale per la pulizia del viso.

Gli scarti di queste lavorazioni industriali, formati dai gusci e dalle pellicine di mandorle e nocciole, vengono utilizzati come integratori per cibi animali finendo il loro ciclo di vita.

Favini però, ha trovato il modo per trasformare questi scarti in risorsa preziosa rinnovabile e naturale e introdurli nel ciclo produttivo della carta, seguendo le logiche dell’economia circolare.

I residui micronizzati dei sottoprodotti di mandorle e nocciole vengono recuperati da Favini e valorizzati come materia prima nobile la produzione della carta ecologica di alta qualità Crush Mandorla e Crush Nocciola.

Grazie all’innovativo processo ideato da Favini, questo materiale micronizzato viene aggiunto al mix di ingredienti per la produzione della carta, andando a sostituire il 15% di cellulosa proveniente da albero.

Crush Story continua: le carte ecosostenibili e riciclabili per progetti creativi e di design

A questo punto le pellicine e i gusci di scarto assumono nuovo valore e nuova vita entrando nella filiera della carta, dove, grazie alle applicazioni realizzate con la carta ecosostenibile Crush saranno riciclate per produrre altra carta.

Crush è ideale per essere utilizzata per creare molteplici applicazioni, come ad esempio packaging e cataloghi di design, immagini coordinate, inviti, notebook e progetti creativi che proseguiranno la loro vita in successivi cicli produttivi secondo un modello di economia circolare.

La copertina del catalogo per la penna Cigar di Montegrappa è stato stampato sulla carta ecologica ottenuta con i residui di lavorazione delle nocciole, Crush Nocciola.

La copertina del catalogo d’arredamento Miniforms è realizzata con la carta ecologica Crush Nocciola.