Crush Story: dai fiori a Crush Lavanda

Continua la nostra rubrica Crush Story dedicata agli ingredienti alternativi utilizzati per produrre Crush secondo i principi dell’economia circolare, una storia in cui ogni capitolo racconta come Favini sia inserita in una filiera virtuosa, che parte da prodotti naturali destinati al settore agro-industriale e si evolve in modo sostenibile per l’ambiente.

Nota per il suo color accesso e il suo profumo inconfondibile, la lavanda è una delle colture più particolari e al tempo stesso ricercate, viene utilizzata come pianta ornamentale e per realizzare profumi, prodotti cosmetici e farmaceutici e per l’aromaterapia. Siete pronti a scoprire il il ciclo di vita della lavanda?

Per le pregevoli caratteristiche del profumo delle infiorescenze, la pianta di Lavanda ha sempre avuto un largo utilizzo popolare per profumare, tanto che le prime notizie sulle tecniche di coltivazione risalgono alla fine del XVI secolo.

La lavorazione della lavanda per produrre oli essenziali genera scarti e sottoprodotti che possono diventare un’opportunità per l’economia e per l’ambiente. Come?

Scopriamolo insieme ripercorrendo il ciclo di vita della lavanda, dai campi in fiore fino alla carta ecologica di Favini Crush Lavanda.

Crush Story Lavanda: una storia di economia circolare dai campi in fiore fino alla carta eco-sostenibile

Come molte varietà presenti nel nostro territorio, la pianta di lavanda è arrivata fino a noi grazie agli antichi romani, che la conservavano durante i lunghi viaggi intercontinentali perusufruire dei numerosi benefici di questa pianta. [1]

Oggi la lavanda, grazie alla sua adattabilità, viene coltivata in tantissime zone d’Italia per produrre olio essenziale.

Per ottenere l’essenza di lavanda vengono utilizzate le infiorescenze raccolte alla fine della fioritura. Il contenuto di olio essenziale nella pianta varia dal 0,5% al 2% circa, ed è contenuto principalmente all’interno di speciali ghiandole oleifere che si trovano tra le scanalature del calice dalle quali viene estratto l’olio essenziale. [2]

L’olio essenziale di lavanda viene utilizzato in cosmetica, per la produzione di creme, saponi e prodotti per il corpo, e in campo medicale ed erboristico.

Dall’estrazione dell’olio essenziale si generano scarti e sottoprodotti, è a questo punto della catena che interviene Favini, utilizzando il principale sottoprodotto della produzione dell’olio essenzialelo stelo della pianta di lavanda, rivalorizzandolo come materia prima nobile per la produzione di carte ecologiche di alta qualità.

Nasce così Crush, la prima carta realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agroindustriali, che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero. Oltre ai sottoprodotti derivanti dalla lavorazione della lavanda per produrre oli essenziali, processiamo anche i residui di kiwi, mais, caffè, mandorle, nocciole, olive, agrumi e ciliegie.

Perché la carta Crush Lavanda non profuma? Il motivo è legato al fatto che Favini sceglie sottoprodotti agroindustriali verso il termine del loro ciclo di vita. Nel caso della lavanda, ai residui è stato già estratto l’olio essenziale che conferisce la nota profumazione.

Crush Story Lavanda continua: la filiera a valle

La filiera non si conclude con Crush, infatti la carta di Favini creata riutilizzando sottoprodotti della lavorazione della lavanda è un materiale riciclabile. Crush, dopo il suo utilizzo, viene riciclata, in questo modo la sua vita prosegue in successivi cicli produttivi secondo un modello di economia circolare.

La carta Crush è adatta ad essere utilizzata per realizzare molteplici applicazioni, inclusi packaging di lusso, cataloghi, cartellini, notebook, inviti, etichette e progetti creativi.

Papierowe Sztuki ha creato notebook fatti a mano prendendo ispirazione dagli “ingredienti” della carta Crush, ogni copertina ha un’illustrazione che richiama l’ingrediente speciale, il sottoprodotto agro-industriale utilizzato per produrre la carta in sostituzione di cellulosa.

Crush Lavanda è stata anche scelta da Identity Atlas per realizzare la cover di questo portfolio con brossura scoperta.