Energia ed emissioni di CO2
Il nostro impegno per ridurre le emissioni
Efficienza
Puntiamo alla massima efficienza: con una certa quantità di metano, i nostri impianti di cogenerazione raggiungono una produzione di energia superiore del 50% rispetto alle centrali convenzionali.
Le attività di lavorazione in cartiera richiedono molta energia, sotto forma di elettricità e calore.
In breve, abbiamo bisogno sia di energia elettrica per far funzionare i macchinari, sia di vapore per asciugare la carta: infatti, la produzione della carta è un processo che parte da un impasto composto al 90% di acqua e arriva al prodotto finale che ne contiene meno del 10%. Gli impianti di cogenerazione interni all’azienda forniscono entrambe le tipologie di energia che ci occorrono.
Dal 2009, Favini ha all’attivo un sistema di analisi e monitoraggio della propria efficienza energetica e si impegna a ridurre i propri consumi attraverso un piano di continui investimenti.
Nello stabilimento di Crusinallo, per esempio, da gennaio 2016 è attivo un impianto di cogenerazione ad alto rendimento che produce la totale quantità di energia termica e la gran parte di energia elettrica necessaria per il processo produttivo in maniera molto efficiente, con conseguenti minori emissioni di inquinanti e di gas ad effetto serra in atmosfera rispetto alla produzione separata di elettricità e di calore.
Anche lo stabilimento di Rossano si è dotato di un motore di cogenerazione all’avanguardia.
Gli impianti di cogenerazione riducono la nostra dipendenza dall’utilizzo di altri processi esterni meno efficienti con emissioni di CO2 più elevate.
Un impianto di cogenerazione è un sistema combinato di calore ed energia. La fonte energetica è il metano, meno inquinante rispetto ad altri combustibili fossili perché in fase di combustione genera solo acqua e anidride carbonica e non sostanze potenzialmente cancerogene, come idrocarburi nocivi o polveri sottili. Durante il processo si crea calore che, anziché essere disperso nell’ambiente, viene opportunamente recuperato e utilizzato nei nostri stabilimenti.
Il sistema convenzionale crea separatamente energia e calore, utilizzando più combustibile. Abbiamo invece scelto gli impianti di cogenerazione perché ci garantiscono un’elevata efficienza, che viene premiata dai certificati bianchi TEE (Credito di Efficienza Energetica).
Energia elettrica autoprodotta
L’installazione di un impianto di cogenerazione non è stata l’unica azione intrapresa da Favini per evitare emissioni inquinanti e migliorare le proprie prestazioni. Sfruttando la forza di un corso d’acqua nei pressi dello stabilimento, l’azienda può trarre vantaggio dall’energia idroelettrica.
FONTI ENERGETICHE
Il processo di efficientamento energetico per Favini passa anche attraverso una continua valutazione di fonti energetiche più ecosostenibili. Laddove possibile, Favini sfrutta la forza dei corsi d’acqua adiacenti all’azienda grazie a due impianti idroelettrici di proprietà.
Favini ha valutato inoltre lo sfruttamento energetico di scarti delle attività agricole del territorio attraverso impianti a biomassa, purtroppo però questa soluzione non risulterebbe sufficiente per le esigenze energetiche aziendali.
La scelta di investire su impianti di cogenerazione è invece dovuta all’ottimizzazione dell’utilizzo del metano, dal cui utilizzo non è ancora possibile prescindere. Ad oggi questa soluzione risulta la più efficace.
RICONOSCIMENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA
I continui investimenti in efficienza energetica, con la sostituzione della pressa per la carta e l’adozione di una nuova pompa di calore, hanno permesso a Favini di ottenere certificati bianchi che sono poi stati interamente reinvestiti in nuovi progetti di efficientamento energetico.
EMISSIONI CO2
Le emissioni legate all’attività di una cartiera sono principalmente di due tipi: alcune sono emissioni dirette provenienti dalle attività dell’azienda, come quelle derivanti dalla combustione diretta di metano, fonte energetica fossile utilizzata per il funzionamento delle attrezzature e dell’impianto di cogenerazione; altre sono indirette da consumo energetico, come quelle prodotte per generare l’energia elettrica acquistata dalla rete e su cui Favini non ha controllo.
L’azienda, seguendo lo standard GHG Protocol, monitora e contabilizza le emissioni associate alle proprie attività produttive; inoltre, attraverso un accordo volontario stipulato con il Ministero della Transizione Ecologica, ha dichiarato il proprio impegno nei confronti dell’Accordo di Parigi del 2015, il quale prevede che gli Stati, le aziende e le singole persone si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra che alterano il clima e danneggiano gli ecosistemi.
COMPENSAZIONE DI CO2
Parallelamente ad interventi strutturali, Favini ha deciso di agire anche sulle emissioni di CO2eq dei propri processi non direttamente controllabili con l’adesione a specifici progetti ambientali per l’acquisto di crediti di carbonio realizzati all’estero.
Per compensare le emissioni residue generate nel corso del 2023 di Crush, Remake, Refit, Shiro Echo, Tree Free e Alga Carta, che compongono Paper from our Echosystem, Favini ha acquisito Carbon Credits per finanziare attività in grado di assorbire CO2 dall’atmosfera. Grazie a Climate Partner contribuiamo ad un progetto a protezione del clima.
Salvaguardia di una parte di Amazzonia
La regione di Madre de Dios fa parte del Corridoio Vilcabamba-Amboró, una delle aree con la più alta biodiversità del mondo. Oltre a specie vegetali e animali in via di estinzione come il mogano, il giaguaro, il puma, le scimmie urlatrici, gli ara e il boa, vi risiedono anche diverse popolazioni indigene. Tuttavia, il loro prezioso habitat è minacciato dal progetto di costruzione della strada Transamazônica che attraversa il Brasile e il Perù.
Questo favorisce l’immigrazione in un’area ecologicamente vulnerabile, accompagnata dallo sviluppo di attività agricole e di allevamento. La conseguenza principale è la deforestazione massiccia. Finora, numerose resistenze, ad esempio da parte di gruppi ambientalisti e indigeni, hanno impedito il completamento del tratto peruviano.
Dal 2009, questo progetto protegge un’area di 100.000 ettari e aiuta le comunità locali a gestirla in modo sostenibile.
In che modo la protezione delle foreste aiuta a combattere il riscaldamento globale?
Le foreste non sono solo tra i più importanti serbatoi di carbonio del pianeta, ma ospitano anche un’enorme varietà di specie e rappresentano il sostentamento per tutte le persone. Tuttavia, le aree forestali nel mondo sono diminuite drasticamente negli ultimi decenni a causa dell’aumento degli insediamenti, dell’uso agricolo, del disboscamento illegale e dell’estrazione mineraria.
I progetti di protezione delle foreste assicurano che queste siano preservate nel lungo termine e che la loro protezione venga considerata più preziosa rispetto alla loro deforestazione. Insieme alla popolazione locale, i partecipanti al progetto proteggono l’area da influenze negative. Per permettere ciò, i progetti creano fonti di reddito alternative e opportunità educative. A seconda della regione del progetto, le foreste immagazzinano quantità variabili di carbonio per ettaro. Particolarmente elevate sono le quantità di carbonio immagazzinate nella vegetazione e nel suolo delle foreste tropicali, delle foreste pluviali primarie o delle mangrovie. I progetti di protezione delle foreste nel portafoglio di ClimatePartner sono registrati secondo gli standard internazionali.
Le emissioni generate per produrre le carte ecologiche Crush, Remake, Refit, Tree Free, Alga Carta e Shiro Echo, parte di ‘Paper from our Echosystem’ sono interamente compensate da Carbon Credit che acquisiamo per finanziare attività in grado di assorbire la CO2 nell’atmosfera.
In tal modo Favini riesce a compensare l’impatto sull’ambiente di alcune delle proprie linee di prodotto, come le carte ecologiche Crush, Remake, Refit, Shiro Echo, Tree Free e Alga Carta, tutte parte della collezione ecologica Paper from our Echosystem.
Il nostro impegno nell’efficienza energetica e nella riduzione delle emissioni è in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. In particolare il nostro programma di azioni in questo ambito rispetta i principi:
- 7 energia pulita e accessibile;
- 8 lavoro dignitoso e crescita economica;
- 9 sostegno all’innovazione;
- 12 promozione di modelli sostenibili;
- 13 lotta al cambiamento climatico;
- 15 la vita sulla terra.
Sfoglia le altre sezioni per scoprire tutti gli SDGs perseguiti da Favini.
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